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    Annuario 2011 - I dati del Registro .it

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    In ItalianL\u27Annuario dati del Registro, nato nel 2004, supplemento della testata registrata Focus. it, raccoglie dati statistici e commenti relativi a un intero anno di registrazioni e a tutte le attivit? correlate, integrata con le stime sul fenomeno della contestazione dei nomi a dominio. L\u27Annuario ? pubblicato in italiano e in inglese.

    La competenza dell' Unione Europea in materia di immigrazione

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    2007/2008La tesi di dottorato si propone di esaminare la portata e la natura della competenza dell’Unione europea in materia di immigrazione in relazione alla residua competenza degli Stati membri. Quello dell’immigrazione è un tema che, soprattutto negli ultimi anni, ha acquisito particolare rilievo divenendo sempre di più oggetto della normativa internazionale e comunitaria. Malgrado il grande interesse suscitato dal fenomeno presso molti studiosi di diritto comunitario ed internazionale, ancora risultano poco esplorate la natura e i limiti della competenza dell’Unione europea in tale materia. Il presente lavoro pertanto intende non tanto e non solo analizzare il contenuto della normativa comunitaria e della giurisprudenza rilevanti nel settore ma, attraverso questi ultimi, indagare sulla natura della competenza dell’Unione europea e sull’interagire di tale competenza con i poteri che gli Stati membri mantengono e/o intendono mantenere in materia di immigrazione. La classificazione della competenza dell’Unione europea e l’individuazione dei suoi limiti in rapporto alle competenze statali si presentano infatti piuttosto problematiche per quanto riguarda la materia in commento e ciò a motivo di numerosi fattori che vengono debitamente evidenziati nel corso della trattazione. In linea generale, ad un’analisi di carattere globale in cui si esaminano le caratteristiche e la natura della competenza dell’Unione in questo ambito, si affianca un’indagine che mira ad analizzare l’esercizio di queste competenze sul piano interno da un lato, e sul piano esterno, dall’altro lato. In effetti, dopo il Consiglio europeo di Tampere del 1999 - nel corso del quale è stato approvato un piano d’azione per la definizione di una politica comune dell’Unione europea in materia di asilo e immigrazione - la Comunità ha esercitato le competenze attribuitele dal Trattato di Amsterdam, adottando diverse misure comunitarie in materia. Tuttavia nel settore in esame ancora forte è il ruolo degli Stati membri e la Comunità, in alcuni ambiti, ha incontrato notevoli difficoltà nell’esercitare le proprie competenze a causa delle resistenze degli Stati stessi. Si consideri inoltre come, la nuova competenza comunitaria sia stata conciliata con il c.d. acquis di Schengen rispetto al quale occorre tenere presente la posizione di quegli Stati membri che, pur potendone prendere parte, non ne sono vincolati (Regno Unito e Irlanda) o che, ne sono vincolati, ma possono decidere se accettare o meno misure adottate a norma del Titolo IV TCE (Danimarca). Nei quattro capitoli del presente lavoro, nonché nelle conclusioni generali, l’attenzione rispetto alla politica comunitaria in materia di immigrazione si è dunque focalizzata sulle difficoltà che sussistono nello stabilire quali siano i confini tra competenze comunitarie e competenze degli Stati membri. Non sempre infatti è agevole comprendere quali siano gli spazi per un’autonoma attività normativa da parte degli Stati membri e in ogni caso, quale sia la natura di tale competenza (esclusiva o concorrente). A questo fine, dopo un’analisi delle origini e dello sviluppo della politica dell’Unione europea in materia di immigrazione vengono esaminate, nel secondo capitolo, le procedure decisionali prescritte in questo settore, in specie il progressivo passaggio alla codecisione e l’utilizzazione del metodo aperto di coordinamento, la tipologia di atti che le istituzioni possono emanare in materia e le relative basi giuridiche, il ruolo che i principi di proporzionalità e sussidiarietà hanno al riguardo. Oggetto di analisi è altresì il regime applicabile agli stranieri per i quali vige una disciplina speciale di fonte comunitaria o convenzionale. Difatti, la disciplina sull’immigrazione si contraddistingue per il suo aspetto residuale, in quanto costituisce il diritto comune in mancanza di norme speciali. Quanto al riparto di competenze tra Unione e Stati membri in materia, vengono individuati i settori di competenza esclusiva degli Stati membri e quelli in cui la competenza è invece di tipo concorrente. Con riguardo a quest’ultimi si evidenzia, oltre all’applicazione del principio di sussidiarietà, l’operatività di due clausole contenute nel TCE che fanno riferimento ad interventi degli Stati membri e che consentono a quest’ultimi da un lato, di mantenere o introdurre proprie misure nel campo dell’immigrazione dall’altro lato, di esercitare le responsabilità loro incombenti per il mantenimento dell’ordine pubblico e la salvaguardia della sicurezza interna. (artt. 63, II co., 64 TCE). Gli Stati membri sono inoltre competenti ad adottare misure nazionali in caso di afflusso improvviso di cittadini di Paesi terzi ( art. 64, par. 2 TCE). Si chiariscono inoltre gli obblighi di cooperazione e di rispetto del diritto comunitario che gravano sugli Stati membri nell’esercizio delle competenze non attribuite alla Comunità. Rivolgendo l’attenzione alla normativa attuata a livello comunitario sulla base delle norme del Trattato CE rilevanti in materia di immigrazione, si sono analizzati i principali atti di diritto derivato sulla disciplina del trattamento dei cittadini non comunitari entro il territorio dell’Unione che sono stati adottati e che hanno reso possibile ricostruire un regime giuridico generale, e vari regimi settoriali, di cui i cittadini di Stati terzi, legalmente soggiornanti entro il territorio comunitario, sono beneficiari. In particolare, si sono analizzate le direttive sul ricongiungimento familiare, sui soggiornanti di lungo periodo, nonché le direttive riguardanti le condizioni di ammissione dei cittadini di Stati terzi che intendano fare ingresso entro il territorio comunitario per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato nonché a fini di ricerca scientifica. Attraverso un’analisi del contenuto di tali direttive si è tentato di individuare quali siano i risultati raggiunti soprattutto in riferimento al livello di armonizzazione realizzato e quale l’incidenza che su di esso hanno le disposizioni che fanno rinvio al diritto nazionale. (v. cap. III, parr. 2.1 - 2.2 - 2.3 -5). Un ulteriore ambito di indagine ha riguardato le competenze comunitarie in materia di migrazione economica e di diritti dei cittadini di Stati terzi che soggiornano legalmente nel territorio degli Stati membri. Si è cercato di porre in rilievo come la migrazione economica abbia sempre rappresentato e, rappresenti tutt’ora, uno dei settori in cui l’intervento comunitario incontra i limiti più consistenti. (v. cap. III, par. 3). Si è in presenza infatti di un ambito in cui non è stata ancora raggiunta l’armonizzazione delle regole sull’ammissione e soggiorno per motivi di lavoro, se non per taluni aspetti settoriali. Allo stato attuale infatti, nonostante sia in discussione l’adozione di una serie di atti riguardanti specifiche categorie di immigrati, nonché una proposta di direttiva quadro relativa al rilascio di un permesso unico di soggiorno e lavoro, gli Stati membri - fatta eccezione per i limiti derivanti da accordi internazionali conclusi dalla Comunità con Stati terzi - sembrano intenzionati a conservare la loro competenza in materia e a decidere sulle modalità e sulle conseguenze inerenti la sussistenza o la decadenza del contratto di lavoro. Inoltre, per gli aspetti relativi all’integrazione degli immigrati, si applica il metodo aperto di coordinamento, non vincolante, e trovano spazio solo misure di incentivazione finanziaria, con esclusione di ogni armonizzazione legislativa (art. 79, par. 4 TFUE). Quanto al profilo esterno della competenza interna dell’Unione in materia di immigrazione, in particolare in riferimento al potere di concludere accordi internazionali con Stati terzi, è opinione comune che, in base al noto principio del parallelismo di poteri, la Comunità, pur in mancanza di un’espressa attribuzione di poteri, è competente a concludere accordi internazionali in materia di immigrazione. Si è tentato a tal fine, di individuare il carattere esclusivo o concorrente di tale competenza. Si è osservato come, in linea generale, non sia possibile riconoscere in capo alla Comunità una competenza di tipo esclusivo. Da un lato infatti, la prassi applicativa seguita per la conclusione dei suddetti accordi è quella degli accordi misti, dall’altro lato, posto che la Comunità, in taluni ambiti, deve limitarsi a stabilire norme minime, gli Stati membri sono, in linea di principio, lasciati liberi di concludere accordi con Stati terzi che prevedano norme maggiormente garantiste di quelle comuni. In ogni caso, la sussistenza della competenza esterna degli Stati è prevista in maniera espressa in materia di controlli sulle persone alle frontiere. In particolare, il Protocollo n. 31 sulle relazioni esterne degli Stati membri in materia di attraversamento delle frontiere esterne, prevede che le competenze comunitarie non pregiudichino la competenza degli Stati membri a negoziare o concludere accordi con gli Stati terzi, semprechè tali accordi rispettino il diritto comunitario e gli altri accordi internazionali pertinenti. A ciò si aggiunga la prassi in materia di rimpatrio e immigrazione illegale, in cui accordi degli Stati membri con gli Stati terzi di origine o di transito coesistono con quelli conclusi dalla Comunità e con accordi che contengono clausole di riammissione. (v. cap. II, parr. 1 e 4). Relativamente invece, al contrasto dell’immigrazione irregolare si è sottolineato come, sebbene occorra prendere in considerazione le posizioni prevalenti a riguardo degli Stati membri, si registra un buon potenziamento dell’acquis di Schengen il quale si pone in stretta connessione con la cooperazione per il controllo delle frontiere. Ciò sostanzialmente deriva dalla constatazione dell’inadeguatezza degli strumenti nazionali di contrasto del fenomeno rispetto alle esigenze generali di sicurezza. Da ultimo, nella parte finale del presente lavoro, si sono analizzate le principali modifiche prospettate in materia dal Trattato di Lisbona e dalla più recente normativa comunitaria adottata nel settore. In particolare, si è evidenziato come l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona dovrebbe comportare indubbi vantaggi per il settore dell’immigrazione sia per l’estensione della procedura di codecisione, che consentirebbe di consolidare il livello di integrazione e di superare il deficit democratico attraverso un maggior coinvolgimento del Parlamento europeo e un maggior dialogo tra le istituzioni, sia soprattutto per il venir meno dei limiti della competenza della Corte di giustizia previsti dall’attuale art. 68 Trattato Ce. Si ritiene dunque, che le novità introdotte dal Trattato di Lisbona nei settori in parola, possano non solo favorire un rilancio della politica di immigrazione dell’Unione europea attraverso un maggior livello di armonizzazione legislativa, ma anche contribuire ad una ridefinizione del sistema di tutela giurisdizionale dei diritti al fine di garantire una parità di trattamento tra cittadini comunitari e non comunitari. Inoltre, il Trattato di riforma oltre a gettare le basi per una futura adesione dell’Unione europea alla Cedu, determinerà un significativo passo in avanti nella tutela dei diritti soprattutto grazie alla norma che rende vincolante la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Tale strumento potrà infatti favorire oltre che un generale rafforzamento dei diritti, una più ampia tutela degli immigrati.XXI Ciclo197

    "Italia: boom dei domini Internet"

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    In ItalianQuesta rassegna stampa e web raccoglie una selezione di articoli pubblicati da quotidiani, agenzie di stampa e siti Internet a seguito della diffusione del comunicato stampa Cnr relativo all\u27insediamento del direttore dell\u27Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Domenico Laforenza, avvenuto a luglio 200

    Annuario Registro Dati 2004

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    In italianL\u27Annuario dati del Registro, nata nel 2004, supplemento della testata registrata Focus. it, raccoglie dati statistici e commenti relativi ad un intero anno di registrazioni e a tutte le attivit? correlate, integrata con le stime sul fenomeno della contestazione dei nomi a dominio. L\u27Annuario ? pubblicato in italiano e in inglese

    Studio e proposta di riorganizzazione dei contenuti del uovo sito web del Registro del ccTLD .it

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    available in ItalianIl progetto del nuovo sito Internet del Registro si inquadra all\u27interno del piano di comunicazione integrata previsto per il biennio 2008/2009, i cui principali obiettivi sono la valorizzazione dell\u27immagine e ruolo del Registro, la promozione della cultura di Internet e la diffusione dei domini .it. L\u27Unita\u27 Relazioni Esterne propone un\u27ipotesi di riorganizzazione dei contenuti finalizzata, da una parte, a supportare l\u27utente finale nella gestione delle operazioni di registrazione e mantenimento dei nomi a dominio .it. Dall\u27altra, la strutturazione delle informazioni e dei testi intende soddisfare anche l\u27utente che volesse approfondire le tematiche relative all\u27attivita\u27 del Registro, al sistema dei nomi a dominio e, piu\u27 in generale, alla rete invisibile di servizi su cui si basa il sistema Internet

    Rassegna stampa e web: "Un milione di .it"

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    21st January 2005. The ccTLD.it Registry has activated the millionth domain name: it\u27s lucavullo.it, which does match the holder\u27s name and surname Luca Vullo, a 25-year-old university student from Sicily.21 gennaio 2005: il Registro del ccTLD ".it" attiva "lucavullo.it", milionesimo dominio della Rete nazionale. Diciotto anni dopo la nascita del primo nome a dominio tutto italiano (cnr.it), l\u27organismo dell\u27Istituto di Informatica e Telematica del Cnr raggiunge cos? il quarto posto della classifica dei registri europei (e mondiali, per quanto riguarda i domini geografici) con il pi? elevato numero di nomi a dominio. A richiedere la registrazione del milionesimo dominio ? stato un giovane studente universitario: Luca Vullo, 25 anni, nativo di Caltanisetta e allievo del Dams di Bologna. Questa rassegna stampa e web ? un estratto di quanto pubblicato dagli organi di informazione sul raggiungimento del traguardo del milionesimo dominio ".it" nel periodo compreso tra il gennaio e il marzo 2005

    Rassegna stampa e web: ".it senza limite"

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    On the occasion of the meeting on 14th July 2004, the ccTLD.it Registry Rules Committee has expressed its favourable opinion on the amendments to the \u27ccTLD.it domain names assignment Rules\u27 as well as the removal of the one domain limit for individuals and associations with no tax payer\u27s code or VAT number. This press and web review, updated to October 2004, is an abstract of what published by the press on the liberalization of domain names carried out by "ccTLD.it" Registry.Il 14 luglio 2004, con il parere unanime della Commissione regole, il Registro del ccTLD ".it" ha rimosso il vincolo dell\u27assegnazione di un solo nome a dominio per le persone fisiche e le associazioni prive di partita Iva. Pertanto, con operativit? dal 2 agosto dello stesso anno, chiunque - con l\u27unico limite della cittadinanza di un paese membro dell\u27Ue e la maggiore et? - pu? richiedere un numero illimitato di domini a targa ".it". Questa rassegna stampa e Web, aggiornata all\u27ottobre 2004, ? un estratto di quanto pubblicato dagli organi di informazione sul processo di liberalizzazione dei nomi a dominio attuato dal Registro del ccTLD ".it"

    Comparative analysis of the thermal insulation performance of a façade enclosure integrated by vegetation under simultaneous windy and rainy climatic conditions

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    The literature offers some studies on the capacity of the greenery apparatus to decrease wind speed and regulate temperatures with the combination of the moisture retained by the plants and the air passing through them, but there is little on the maintenance of performance under particular weather conditions. The aim of this contri- bution is to verify the effectiveness of a vegetal façade in particularly windy conditions combined with rainy and/or high-irradiation events. The subject of the study is the enclosure of the Technology Innovation Centre for Development (itdUPM), on the Polytechnic University of Madrid, where a green wall prototype has been installed. For the purposes of the analysis, the environmental variables are examined and the monitoring data received from sensors positioned at the walls and skin of the insulated envelope are compared with the green face and without, comparing the differences in surface temperatures. These analyses are further examined by considering the correlation with different weather conditions. Experimentation shows a maintenance of per- formance, retaining an insulating capacity in all seasons, in both wind and rain, with results more evident in daylight hours. This contribute want to analyse the subtle variance between the performance of south and west facades. The strongest effect came forward during the summer season because the wall is affected by continuous irradiation on the south that is, also increased by hot weather

    Management of synchronous operations on domain names of the ccTLD .it

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    This document details the operations needed for registering and maintaining domain names in accordance with synchronous registration. The synchronous system for registering and maintaining a domain name is provided by organizations (henceforth Registrars) that have an active contract with the Registry (henceforth .it Registry or Registry of the ccTLD.it), which is subordinate to an accreditation procedure. The Registrar will always be an intermediary with the Registry for all domain name registering and maintenance and also for correctly updating the Database of Assigned Names (DBNA) by using the synchronous registration system. The synchronous registration system allows Registrars to register and maintain domain names in realtime within the limits set out in the "Rules for assigning and managing domain names in the ccTLD.it" (hereafter, "Rules"). The synchronous system for registering and maintaining domain names of the .it Registry uses the protocol EPP (Extensible Provisioning Protocol) to comply with internationally accepted standards and to comply with decisions already made by other ccTLDs and gTLDs. EPP is a synchronous client-server protocol based on XML

    rassegna stampa e web: "Gli italiani amano il .it"

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    In Italianuesta rassegna stampa e web raccoglie una selezione di articoli pubblicati da quotidiani, agenzie di stampa e siti Internet a seguito della diffusione del comunicato stampa Cnr relativo alla partenza della campagna di comunicazione del Registro .it, mirata a diffondere la cultura di Internet e la conoscenza del suffisso .it
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